mercoledì 21 agosto 2013

Non tutto ciò che è naturale è buono, e non tutto ciò che è chimico è nocivo.


Salve gente!


Oggi vi proponiamo un post che porti la vostra attenzione su uno dei fraintendimenti più diffusi nel mondo della cosmetica ecobio, ma non solo… (potrebbe benissimo rientrare tra gli argomenti culinari). Ci riferiamo alla superficialità con cui viene utilizzato il termine “naturale”. Spesso si sente dire < È naturale! quindi mi fa bene! >; ma questa affermazione non è del tutto corretta. 
Ormai, soprattutto sul web, si parla molto di quanto siano buoni e sani i prodotti “naturali” e di quanto sia soddisfacente tornare ai rimedi della nonna. In proposito ci sono tanti video, articoli e post che propongono e consigliano soluzioni e ricette di cosmesi, cibo e stile di vita sano e ecosostenibile. Fino a qui tutto ok, anzi, è molto positivo che se ne parli!
In realtà è sbagliato pensare che tutto ciò che è naturale è, senza dubbio, buono per l’uomo! Si tratta di una semplificazione che trae in inganno. Prendiamo un esempio… pure il più banale e inflazionato che ci sia:
la cicuta (Conium maculatum L.) è naturale? SI, è una pianta ed è un prodotto della natura; ma la cicuta fa bene all’uomo? NO, è velenosa e può causare la morte, che sia biologica o meno!
Così come la cicuta, ci sono molte altre piante tossiche e velenose (ma senza per forza essere letali) per l’uomo e per altri animali; l’oleandro e l’euforbia, ad esempio, rilasciano un lattice che irrita la pelle! per non parlare dei funghi! tanto belli e profumati… ma sappiamo che molte specie sono da evitare accuratamente! Sono tutti meccanismi di difesa “naturali” che questi esseri viventi applicano per la loro sopravvivenza. A questo proposito è importante considerare anche un altro fattore; le quantità e le modalità d’uso. Conoscete tutti il prezzemolo, e sapete che viene utilizzato a livello mondiale in cucina per la preparazione di mille patti diversi, ma il prezzemolo, se mangiato in quantità molto molto abbondanti può causare l’aborto.

Un discorso simile può essere fatto sui prodotti chimici. È sbagliato pensare che ciò che sia chimico o di sintesi chimica sia per forza nocivo per gli esseri viventi. In molti casi la chimica ci ha semplificato parecchio la vita. Pensiamo ai tensioattivi di bagnoschiuma, detersivi, shampoo ecc…; questi vengono sintetizzati chimicamente e talvolta sono il risultato di sintesi chimiche di prodotti vegetali come il coco-glucoside, (sintetizzato in laboratorio a partire dal cocco); alcuni sono più delicati di altri e vengono prodotti senza inquinare l’ambiente, o quanto meno rispettano i limiti concessi; altri ancora sono parecchio aggressivi e difficilmente  biodegradabili (sodium laureth sulfate (SLES)).




Senza dubbio è una grande comodità il fatto di non doverci più lavare i capelli con la cenere, o con i frutti dei cosiddetti “alberi del sapone” (che tra l’altro crescono solo in zone di clima tropicale). È chiaro quindi che oggi non possiamo evitare di usare tensioattivi, possiamo però scegliere quali usare in base alla nostra sensibilità e coscienza.

Questo breve post vuole essere uno spunto di riflessione e un invito a non accettare gli stereotipi come oro colato, ma a documentarsi sempre, essere curiosi e consapevoli dei propri pensieri e delle proprie scelte. 

P.S. Per info più approfondite sui tensioattivi questo link vi sarà molto utile ;) http://ilcalderonealchemico.blogspot.it/2013/03/classificazione-e-proprieta-dei.html

Alla prossima
Romula&Malva

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