Salve a tutti!
Da quanto tempo! Prima di tutto
voglio augurare a tutti Buona Pasqua! Anche se in ritardo il clima pasquale c’è
ancora..giusto?
Vorrei ringraziare i nuovi
iscritti al blog e dar loro il benvenuto tra le nostre pagine ^-^ e soprattutto
ringraziare Creationyume, La cucina di jorgette e Versionebetadime che, in
questo nostro periodo di assenza, ci hanno onorate di un altro premio: il
Versatile blogger award.
Oggi volevo parlarvi della mia
Pasquetta “culturale” per mostrarvi un po’ di Sardegna. Molti pensano che ci
sia solo il mare, ma la nostra Isola non è solo questo! Certo ha spiagge e
acque bellissime, ma quanti di voi conoscono la storia della Sardegna? Quanti
hanno mai pensato di visitare l’entroterra oltre che il mare? Spesso i Sardi
stessi non fanno caso a quanto sia bella la loro Terra e quanto può offrire
loro.
Pronti a girovagare per l'Isola!? Vi avviso, è un post ricco di foto u-u
Pronti a girovagare per l'Isola!? Vi avviso, è un post ricco di foto u-u
Iniziamo il nostro tour virtuale
da Sardara, centro del Medio Campidano, che dista da Cagliari 52 Km. Si caratterizza per la
presenza del castello di Monreale, sulla collina omonima, per lo stabilimento
di acque termali sulle antiche thermae romane e per il complesso
nuragico-fenicio-punico di Sant’Anastasia nel centro abitato. Ed è qui che ci receremo!
La chiesa e l'area archeologica di Sant'Anastasia |
Gli scavi archeologici nell’area
di Sant’Anastasia, iniziati nel 1913, portarono alla luce
un tempio a pozzo risalente all’età nuragica, realizzato con massi in basalto,
a pianta circolare e profondamente scavato nel suolo. Si ritiene fosse un pozzo
sacro, poiché al suo interno venne ritrovata soltanto una ciotola munita di
beccuccio di versamento, usata probabilmente durante le cerimonie.
Apertura del pozzo sacro vista dall'interno |
Foto dell'entrata del pozzo sacro |
Finestra chiesa Sant'Anastasia |
Il pozzo al interno della chiesa,
più profondo e con falda acquifera affiorante, era verosimilmente un comune
pozzo da cui si attingeva l’acqua per la vita del villaggio.
Il pozzo all'interno della chiesa |
Acquasantiera chiesa Sant'Anastasia |
I resti della capanna più grande |
Negli anni ’80 altri scavi misero in luce un grande recinto ad andamento curvilineo, al interno del quale si individuano i resti di diverse capanne: si tratta perciò di un vasto insediamento nuragico a carattere civile e religioso. Al interno delle capanne, soprattutto di quella più grande (probabilmente appartenente al capo villaggio) sono stati ritrovati diversi manufatti oggi conservati nel Museo Archeologico Villa Abbas di Sardara, che dista pochi minuti a piedi dall’area archeologica.
Qui sono esposti i reperti
ritrovati in varie zone del Campidano e appartenenti a diverse epoche quali
quelle medioevale, della Repubblica Romana, punica, nuragica e prenuragica.
Lungo il percorso si possono ammirare, inoltre, fotografie, disegni e
ricostruzioni che ci aiutano a fare un tuffo nel passato.
Ingresso Chiesa Beata vergine |
Vicino al Museo troviamo la Chiesa Beata Vergine Assunta, costruita in due tempi tra il 1450 e il 1600. Al suo interno ci sono davvero tante opere, quelle che mi hanno colpito di più sono state la Via Crucis (le cui foto ovviamente mi sono uscite sfuocate -_-) e le vetrate con la vita di Gesù prima che iniziasse a predicare.
Rosone Chiesa Beata Vergine |
Altare Chiesa Beata Vergine |
Da Sardara ci spostiamo a
Barumini, altro comune del Medio Campidano.
Prima tappa: Parco Sardegna in miniatura. Con il biglietto base (10euro) è possibile passeggiare in un verde sentiero attraversando e visitando tutta l’isola in mezzoretta circa XD ovviamente occorrerà più tempo soffermandosi ad ascoltare gli audio-guida lungo il percorso. Si possono ammirare le principali bellezze riprodotte in scala ridotta, ma comunque ricche di dettagli, accompagnati dal profumo del rosmarino, le cui piante delimitano il sentiero. È possibile inoltre circumnavigare l’isola con le imbarcazioni guidate dal conducente e poi salire sulla torre panoramica per una visione d’insieme.
Prima tappa: Parco Sardegna in miniatura. Con il biglietto base (10euro) è possibile passeggiare in un verde sentiero attraversando e visitando tutta l’isola in mezzoretta circa XD ovviamente occorrerà più tempo soffermandosi ad ascoltare gli audio-guida lungo il percorso. Si possono ammirare le principali bellezze riprodotte in scala ridotta, ma comunque ricche di dettagli, accompagnati dal profumo del rosmarino, le cui piante delimitano il sentiero. È possibile inoltre circumnavigare l’isola con le imbarcazioni guidate dal conducente e poi salire sulla torre panoramica per una visione d’insieme.
Vista dalla torre panoramica |
Si può visitare inoltre la
ricostruzione del villaggio nuragico per conoscere, grazie alla riproduzione di
scene di vita, usi e costumi delle popolazioni che abitavano l’isola nel
periodo del ferro. Anche qui è presente un audio-guida che spiega l’organizzazione
politica e religiosa delle genti nuragiche.
Nel parco sono presenti info-point,
bar, wi-fi zone, ristorante, area pic-nic e area giochi per i bambini.
Offre anche altri percorsi
quali: biosfera della Sardegna, planetario digitale e museo dell’astronomia,
Darwin l’avventura dell’evoluzione e la recente mostra sugli indiani.
Seconda tappa: Su Nuraxi e Casa
Zapata. Il biglietto d’ingresso consente la visita guidata nel nuraghe e del
villaggio sviluppato intorno ad esso, di Casa Zapata e del centro Giovanni
Lilliu.
Su Nuraxi è un insediamento risalente all’età nuragica sviluppatosi intorno ad un nuraghe quadrilobato (cioè un bastione di 4 torri angolari più una centrale). È il villaggio più grande della Sardegna, riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità (1997).
Vista dal nuraghe |
Vista su villaggio intorno al nuraghe |
Alcune capanne dell villaggio |
Passaggio per una camera-deposito |
Resti del forno |
Casa Zapata, situata nel centro
storico del paese, era l’antica sede che il Marchese Zapata fece costruire nei
primi del 1600. Negli anni ’90, durante i lavori di restauro del palazzo, si
scoprì che fu edificato sopra i resti di un insediamento nuragico, denominato
Nuraxi ‘e Cresia per la vicinanza con la chiesa parrocchiale. Dal 2006 ospita
il polo espositivo di Barumini. È suddiviso in tre sezioni: una archeologica,
una storica ed una etnografica.
Spero che questa piccola gita
virtuale vi sia piaciuta ^-^ e nel caso voi stiate progettando le vacanze
estive in Sardegna vi invito, oltre che a visitare le nostre splendide spiagge,
a inserire nel vostro itinerario anche
qualche paese dell’interno ;) questi sono solo due piccoli esempi di ciò che
questa splendida Isola può offrire!
Un abbraccio