lunedì 28 aprile 2014

Viaggio nel passato tra gli antichi nuraghi

Salve a tutti!
Da quanto tempo! Prima di tutto voglio augurare a tutti Buona Pasqua! Anche se in ritardo il clima pasquale c’è ancora..giusto?


Vorrei ringraziare i nuovi iscritti al blog e dar loro il benvenuto tra le nostre pagine ^-^ e soprattutto ringraziare Creationyume, La cucina di jorgette e Versionebetadime che, in questo nostro periodo di assenza, ci hanno onorate di un altro premio: il Versatile blogger award.

Oggi volevo parlarvi della mia Pasquetta “culturale” per mostrarvi un po’ di Sardegna. Molti pensano che ci sia solo il mare, ma la nostra Isola non è solo questo! Certo ha spiagge e acque bellissime, ma quanti di voi conoscono la storia della Sardegna? Quanti hanno mai pensato di visitare l’entroterra oltre che il mare? Spesso i Sardi stessi non fanno caso a quanto sia bella la loro Terra e quanto può offrire loro.
Pronti a girovagare per l'Isola!? Vi avviso, è un post ricco di foto u-u 

Iniziamo il nostro tour virtuale da Sardara, centro del Medio Campidano, che dista da Cagliari 52 Km. Si caratterizza per la presenza del castello di Monreale, sulla collina omonima, per lo stabilimento di acque termali sulle antiche thermae romane e per il complesso nuragico-fenicio-punico di Sant’Anastasia nel centro abitato. Ed è qui che ci receremo!

La chiesa e l'area archeologica
di Sant'Anastasia
 Gli scavi archeologici nell’area di  Sant’Anastasia, iniziati nel 1913, portarono  alla  luce un tempio a pozzo risalente all’età  nuragica, realizzato con massi in basalto, a  pianta circolare e profondamente scavato nel  suolo. Si ritiene fosse un pozzo sacro, poiché  al  suo interno venne ritrovata soltanto una  ciotola  munita di beccuccio di versamento,  usata  probabilmente durante le cerimonie.


Apertura del pozzo sacro vista dall'interno 

Foto dell'entrata del pozzo sacro 

Finestra chiesa Sant'Anastasia
Il pozzo al interno della chiesa, più profondo e con falda acquifera affiorante, era verosimilmente un comune pozzo da cui si attingeva l’acqua per la vita del villaggio.


Il pozzo all'interno della chiesa





Acquasantiera chiesa
Sant'Anastasia













I resti della capanna più grande

Negli anni ’80 altri scavi  misero in luce un grande recinto ad andamento curvilineo, al interno del quale si individuano i resti di diverse capanne: si tratta perciò di  un vasto insediamento nuragico  a carattere civile e religioso. Al interno delle capanne, soprattutto di quella più grande (probabilmente appartenente al capo villaggio) sono stati ritrovati diversi manufatti oggi conservati nel Museo Archeologico Villa Abbas di Sardara, che dista pochi minuti a piedi dall’area archeologica.

Qui sono esposti i reperti ritrovati in varie zone del Campidano e appartenenti a diverse epoche quali quelle medioevale, della Repubblica Romana, punica, nuragica e prenuragica. Lungo il percorso si possono ammirare, inoltre, fotografie, disegni e ricostruzioni che ci aiutano a fare un tuffo nel passato.











Ingresso Chiesa Beata vergine

Vicino al Museo troviamo la Chiesa Beata Vergine Assunta, costruita in due tempi tra il 1450 e il 1600. Al suo interno ci sono davvero tante opere, quelle che mi hanno colpito di più sono state la Via Crucis (le cui foto ovviamente mi sono uscite sfuocate -_-) e le vetrate con la vita di Gesù prima che iniziasse a predicare.

Rosone Chiesa Beata Vergine
Altare Chiesa Beata Vergine


Da Sardara ci spostiamo a Barumini, altro comune del Medio Campidano.

Prima tappa: Parco Sardegna in miniatura. Con il biglietto base (10euro) è possibile passeggiare in un verde sentiero attraversando e visitando tutta l’isola in mezzoretta circa XD ovviamente occorrerà più tempo soffermandosi  ad ascoltare gli audio-guida lungo il percorso. Si possono ammirare le principali bellezze riprodotte in scala ridotta, ma comunque ricche di dettagli, accompagnati dal profumo del rosmarino, le cui piante delimitano il sentiero. È possibile inoltre circumnavigare l’isola con le imbarcazioni guidate dal conducente e poi salire sulla torre panoramica per una visione d’insieme.


Vista dalla torre panoramica
Cattedrale di Sassari
Tharros
Duomo di Oristano
Pozzo sacro nuragico - Paulilatino
Nuraghe trilobato - Losa 
Terme e foro - Fordongianus
Tomba dei giganti - Arzachena
Murales di Orgosolo

Duomo di Nuoro
Torre Aragonese - Orosei
Stadio Sant'Elia - Cagliari
Golfo degli Angeli - Cagliari

Si può visitare inoltre la ricostruzione del villaggio nuragico per conoscere, grazie alla riproduzione di scene di vita, usi e costumi delle popolazioni che abitavano l’isola nel periodo del ferro. Anche qui è presente un audio-guida che spiega l’organizzazione politica e religiosa delle genti nuragiche.
Nel parco sono presenti info-point, bar, wi-fi zone, ristorante, area pic-nic e area giochi per i bambini.
Offre anche altri percorsi quali: biosfera della Sardegna, planetario digitale e museo dell’astronomia, Darwin l’avventura dell’evoluzione e la recente mostra sugli indiani.

Seconda tappa: Su Nuraxi e Casa Zapata. Il biglietto d’ingresso consente la visita guidata nel nuraghe e del villaggio sviluppato intorno ad esso, di Casa Zapata e del centro Giovanni Lilliu.


Su Nuraxi è un insediamento risalente all’età nuragica sviluppatosi intorno ad un nuraghe quadrilobato (cioè un bastione di 4 torri angolari più una centrale). È il villaggio più grande della Sardegna, riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità (1997).

Vista dal nuraghe
Vista su villaggio intorno al nuraghe
Alcune capanne dell villaggio
Passaggio per una camera-deposito
Resti del forno

Casa Zapata, situata nel centro storico del paese, era l’antica sede che il Marchese Zapata fece costruire nei primi del 1600. Negli anni ’90, durante i lavori di restauro del palazzo, si scoprì che fu edificato sopra i resti di un insediamento nuragico, denominato Nuraxi ‘e Cresia per la vicinanza con la chiesa parrocchiale. Dal 2006 ospita il polo espositivo di Barumini. È suddiviso in tre sezioni: una archeologica, una storica ed una etnografica.


























Spero che questa piccola gita virtuale vi sia piaciuta ^-^ e nel caso voi stiate progettando le vacanze estive in Sardegna vi invito, oltre che a visitare le nostre splendide spiagge,  a inserire nel vostro itinerario anche qualche paese dell’interno ;) questi sono solo due piccoli esempi di ciò che questa splendida Isola può offrire!

Un abbraccio 

2 commenti:

  1. Molto bello questo tuo post sulla Sardegna!
    Io sono di origini sarde e i miei genitori vivono proprio nel Medio Campidano!
    Molto belle le foto, grazie!
    Serena

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